PIETRACUPA
Che il territorio irpino sia in grado di esprimere alcuni dei più grandi vini bianchi italiani è cosa nota da tempo. È però anche grazie allo straordinario lavoro portato avanti da Sabino Loffredo e dalla sua Pietracupa se questa è oggi una certezza consolidata nell’immaginario collettivo. Da quando ha infatti preso in mano le redini della piccola azienda del padre, era il 1999, la sua è stata una crescita inarrestabile che ci ha regalato Fiano di Avellino e Greco di Tufo di assoluto spessore. Vini profondi e minerali, eleganti come non mai, luminosi e sfaccettati. Bottiglie di grande longevità, interpretazioni di questo straordinario territorio uniche ed inimitabili. Non solo, da alcuni anni a questa parte – a partire dal 2008 – Sabino ha infatti deciso di confrontarsi con il più grande dei vini rossi del Sud, il Taurasi. Un piccolo appezzamento acquistato a Torre Le Nocelle, zona ideale alla produzione di un grande Aglianico, che sta regalando grandi soddisfazioni anche in rosso. Una realtà che vendemmia dopo vendemmia continua a regalare emozioni, tra quelle che nessun appassionato dovrebbe mancare.
QUIRICO
Il vino è prodotto con uve Aglianico in purezza, provenienti da vigneti situati a un’altitudine di 500-600 metri sul livello del mare. I vigneti sono allevati a spalliera e con il sistema di potatura a guyot. La vendemmia avviene a mano, a metà ottobre.
L’uva viene diraspata e pigiata, e il mosto viene fatto fermentare in acciaio inox per circa 15 giorni. La fermentazione malolattica avviene in barrique di rovere francese. Il vino viene quindi affinato per 12 mesi in barrique e per altri 6 mesi in bottiglia.
Il Quirico di Pietracupa è un vino rosso rubino intenso. Al naso presenta note di frutta rossa, come ciliegia, prugna e mora, con sfumature di spezie e di vaniglia. In bocca è potente e strutturato, con tannini ben bilanciati e una lunga persistenza.
Il vino si abbina bene a piatti di carne rossa, cacciagione e formaggi stagionati.