Salvetta
Il sentiero dell’esperienza
Dal Cinquecento una vigna coltivata con passione.
Terreno storicamente dedicato alla viticoltura biologica, quello in cui sorge il vigneto dell’Azienda Agricola Salvetta.
A voler andare indietro negli anni, si può risalire addirittura fino al Cinquecento.
Più recentemente, intorno all’inizio degli anni Trenta, gli eredi del vignaiolo Giacomo Sommadossi vendettero i terreni a Dario Salvetta, che iniziò la lunga tradizione di famiglia, portata avanti dai figli Renato, Umberto, Franco e Giancarlo, fino al 2003.
La grande passione per la vigna ha portato uno dei fratelli – Giancarlo – a tornare alla campagna ed alla cantina dove dà vita, con rinnovato entusiasmo, ad una realtà vitivinicola biologica che affonda con orgoglio le radici nella storia del territorio. E che dalla tradizione ha recuperato antichi usi nella coltivazione delle uve e nella loro lavorazione, reintroducendoli nella produzione del vino bianco più profondamente legato al Trentino: il Nosiola e ancora di più con la riproposizione del Vino Santo Trentino, vino passito prodotto già dalla fine del 1700 nell’Azienda Agricola ed esportato in tutta Europa e anche in Australia.
Nosiola Biologico.
Un vino strutturato e corposo dalla paziente e naturale evoluzione
I fratelli Salvetta furono fra i primi a riconoscere le particolari caratteristiche organolettiche di questo vino, decidendo già nel 1974 di imbottigliarlo con tappo di sughero, ed oggi il vino Nosiola prodotto con il metodo biologico risulta essere un vino particolarmente strutturato e corposo.
Per ottenere tali caratteristiche si sottopongono le uve ad una spremitura soffice, lasciando le bucce a contatto con il mosto per estrarre gli aromi primari della varietà. La separazione del mosto avviene in maniera naturale. La Nosiola riposa poi pazientemente all’interno di stagionate botti di acacia fino al termine della sua fermentazione, rimanendo sui lieviti fino a maggio-giugno dell’anno successivo. Il suo affinamento si conclude quindi, almeno un anno e mezzo dopo la fermentazione, in bottiglia renana antica.
Il Nosiola dell’Azienda Agricola Salvetta, per queste sue particolari caratteristiche, va bevuto ad una temperatura intorno ai 14-15 gradi, e si accompagna in maniera eccellente a primi piatti ed a pietanze a base di pesce d’acqua dolce, anche se, per la sua struttura definita, si presta anche ad abbinamenti con cibi dai sapori più decisi.