LIQUORERIA SARANDREA MARCO – COLLEPARDO – (FR)
Alla fine della Prima Guerra Mondiale il cappuccino Paolo Sarandrea, dopo aver lasciato l’incarico di cappellano militare, riprese i suoi studi di erborista traendo dalle erbe officinali e aromatiche benefici nel campo liquoristico. Il suo intento era quello di mettere in evidenza le virtù delle piante officinali. Da piccola industria liquoristica, attraverso il tempo e con l’impegno e le grandi capacità dei fratelli Mario e Bernardo acquistò notorietà e prestigio. Nel 1961, Papa Giovanni XXIII autorizzò la liquoreria M. Sarandrea a fregiarsi del titolo di Ditta Fornitrice dello Stato Vaticano. Tutti i rimedi possibili per cellulite, allergie, malattie della pelle, problemi di circolazione, fegato, respirazione, digestione, sonno, nervoso senza contare i famosi liquori dell’Erboristeria Sarandrea…. Le categorie di prodotti di altissimo livello sono: Tinture madri, Gemmoderivati, Liquori, Hortus Hernicus, prodotti esclusivi. L’antica tradizione familiare nell’arte erboristica e della liquoreria ricercata. Dal 1991, ha istituito un corso erboristico-botanico a Collepardo (città natale), al quale accorrono tutti gli anni almeno 100 appassionati. I prodotti Sarandrea sono prodotti di altissima qualità, composti da estratti ottenuti da piante officinali mediterranee raccolte in ambienti non inquinati (piante spontanee o da coltivazione biologica) che ripropongono le antiche ricette dell’erboristeria italiana. Per la preparazione/fabbricazione dei prodotti Sarandrea si utilizzano estratti di sole piante fresche macerate in una soluzione di acqua e alcool, l’acqua usata e` quella sorgiva proveniente dalla natura incontaminata dei Monti Ernici, l’alcool è quello di alta qualità (usato per la fabbricazione di liquori), proveniente dalla distillazione di vinacce e frutta. Tutti i prodotti vengono successivamente confezionati in un modo artigianale, non utilizzando apparecchiature elettroniche che potrebbero apportare modifiche all’energia delle piante e alla loro struttura naturale.
IL NOCINO DI SAN GIOVANNI
Liquore a base d’infuso di noci verdi. (Juglans regia)
La notte di San Giovanni, il 24 giugno, è la data canonica per la raccolta delle noci immature destinate alla confezione del nostro nocino. Questo momento preciso è infatti il “tempo balsamico” che in sinergia con la consuetudine di antiche ricette che dall’alta Ciociaria agli Abruzzi danno testimonianza della fedeltà e passione per questa tradizione radicata che ci fa scegliere i frutti immaturi delle piante più giovani raccolti sui rami esterni ed in miglior esposizione, facendo attenzione a staccarli con le sole mani senza l’ausilio di alcun attrezzo da taglio e di metallo. Precauzione usata per tutto il procedimento, infusione, macerazione, filtraggio, stoccatura ecc. Il primo periodo dell’infusione avviene in contenitori ben chiusi al sole evitando la luce piena e diretta, ciò che conta è il calore, elemento determinante per l’estrazione degli aromi dalle sostanze vegetali ed eventualmente per la dissoluzione dello zucchero, la luce al contrario potrebbe causare alterazioni.
Il processo di filtraggio avviene in due fasi, dopodiché necessita un periodo di stagionatura per eliminare pian piano il sapore poco gradevole dell’alcool libero. Solo al termine di un giusto periodo di stagionatura il nostro”Nocino di San Giovanni” raggiunge il giusto equilibrio nell’assimilazione delle varie sostanze aromatiche e la maturazione. Infatti l’alcool ha la possibilità di miscelarsi intimamente con gli aromi specifici delle varie sostanze in infusione: noci, cannella, noce moscata e chiodi di garofano; creando così uno straordinario bouquet nell’armonia delle tre qualità organolettiche: colore, profumo e sapore.
50 cl. 40% vol.