ETIENNE SAUZET – PULIGNY-MONTRACHET
FRANCIA
BORGOGNA – CÔTE DE BEAUNE
AGRICOLTURA BIODINAMICA
L’azienda nasce all’inizio del ‘900 ed in meno di mezzo secolo riesce a collezionare le proprietà di quasi 12 ettari, tutti nel comune di Puligny-Montrachet (nelle appellazioni: Village, Premier Crus e Grand Crus). Alla morte di Etienne Sauzet, avvenuta nel 1975, le redini sono ùpassate alla figlia Jeannine e a suo marito Gérard Boudot.
Il domaine ha subito un duro colpo agli inizi degli anni ’90, un problema di successione, infatti, ha ridotto drasticamente la super?ficie vitata di proprietà (da 12 ettari a poco più di 8 ettari), rendendo la produzione quantitativamente modesta.
All’inizio del secolo è arrivata in azienda la figlia di Gerard e Jeannine: Emilie, questa con il marito Benoît Riffault, ha portato nuova linfa e nuovi concetti agricoli. Si è cominciato a lavorare la vigna con maggiore attenzione, avvicinandosi lentamente ai principi della biodinamica.
Dal punto di vista enologico la mano è leggera, l’uso del legno nuovo e del bâtonnage è calibrato con cura per dare spazio a vitalità ed espressività territoriale
Questioni di famiglia
Il Domaine Sauzet è l’esempio perfetto di come un’azienda possa espandersi o contrarsi in relazione ai rapporti familiari e alle vicissitudini patrimoniali.
L’azienda fondata all’inizio del ‘900, con un parco vigne di appena 3 ettari, si rafforza in pochi anni con l’annessione di alcune terre ottenute in dote con un matrimonio.
Negli anni ’50 arrivano altre acquisizioni (Grand Cru e Premier Cru), ma intorno agli anni ’90 che il Domaine subisce un vero e proprio sconvolgimento. La proprietà, da unica viene virtualmente suddivisa in 3 porzioni ed è uno degli eriditieri, Jean-Marc Boillot, (nipote di Etienne Sauzet) a sparigliare le carte. Jean-Marc, da poco allontanatosi dal Domaine paterno, reclama la sua parte di vigne per consolidare il proprio percorso personale; questo creerà una serie di dissapori ed una lunga fase di negoziazioni interne.
La tenuta è rimasta salda nelle sue posizioni attestandosi fra i Domaine più rappresentativi e stabili nel panorama bianchista della regione, e questo grazie al raf?nato lavoro di négoce, condotto sin dall’inizio degli anni ’90 da Gérard Boudot (attuale gerente della tenuta).
La produzione oggi rimane limitatissima… almeno fino alla prossima eredità
Montrachet
Grand Cru
100% Chardonnay
18 Mesi di affinamento in legno
75 cl.