JURA
Per decenni trattato da cugino minore di Bordeaux, il Sud Ovest è stata terra trascurata, poco conosciuta e relegata a ruolo di mero serbatoio di uve con cui correggere (oltre la beffa l’inganno!) i vini del bordolese. Eppure è terra ricca di calcare, più elevata rispetto alle zone della foce della Dordogna e caratterizzata da un clima diverso, per alcuni aspetti unico in Francia, caldo sicuramente ma protetto dai Pirenei dai venti dell’Africa. Sono vini multicolore, multicalore e fortemente vitali, vini talvolta rustici ma molto spesso veri, sinceri e indimenticabili.
DOMAINE CELLER SAINT BENOIT
Cellier Saint Benoit è una realtà familiare radicata nelle parte settentrionale della Jura presso il villaggio di Pupillin. La gestione del domaine da parte di Benjamin è storia recente; a partire dall’età di 23 anni, dopo aver conseguito una laurea alla scuola enologica di Beaune, ha preso nelle sue mani le redini dell’azienda di famiglia. Di grande rilevanza nel percorso formativo di Benjamin le collaborazioni avute sia in Nuova Zelanda che in Borgogna tra cui Rateau e Lafarge. Il vigneto dei “Benoit” è allevato secondo una scrupolosa filosofia parcellare che arriva a individuare e interpretare 12 lotti specifici. I ceppi contano un’ età media superiore al mezzo secolo con punte di quasi 90 anni come nel caso dello Chardonnay Viandris. I suoli sono caratterizzati da marne blu, grigie, rosse, e bianche con altitudini variabili comprese tra i 250 e 400 mslm. Le pratiche in vigna e in cantina sono di stampo artigianale e naturale come testimoniato da un’ antica pressa verticale in legno di fabbricazione “arboisienne” posta al centro della piccola cantina. Le uve sia a bacca bianca che rossa vengono pressate a grappoli interi dopo una raccolta graduale e manuale su ogni singola parcella prima di avviare una maniacale selezione dei frutti su tavolo di cernita. Tutte le vinificazioni in rosso, ad eccezione del Ploussard, avvengono a grappoli interi e prevedono l’utilizzo di vecchie “foudres” e “cuves” a seconda della varietà delle uve e delle caratteristiche dei millesimi. Non sono praticati né collaggi né filtraggi e lo stesso imbottigliamento avviene manualmente per gravità. Un giovanissimo e abile artigiano del vino che già alla seconda vendemmia in proprio è stato designato “Migliore Produttore della Jura” nel 2021 da una commissione di giornalisti delle più importanti guide francesi a seguito di calici dalla cristallina precisione e struggente capacità di dettaglio che raffigurano una impeccabile trasposizione territoriale.
LE GRAPIOT
Uva: Ploussard
Alc: 12,5%
Formato: 75 cl.