FRANCIA
VALLEE DU RHONE
Anima nordica e cuore meridionale
L’area settentrionale della Valle del Rodano, si distende sulle due rive del fi?ume omonimo, dal sud di Vienne a Valence. Il clima è nordico e piovoso, le viti si inerpicano su terreni caratterizzati da composti granitici.
L’uva regina di quest’area è la Syrah, alla base di tutte le denominazioni, ma sono diffuse anche Marsanne, Roussanne e Viognier.
La Côte-Rôtie è una delle denominazioni di riferimento e rappresenta l’apice nord della vallata; qui si possono individuare 2 celebri sottozone: la Côte Brune (suoli argillosi ricchi di ossido di ferro; vini più tannici e robusti) e la Côte Blonde (suoli scistosi e granitici; vini più eleganti e raffinati). Il disciplinare prevede l’impiego di un’uva a bacca bianca (Viognier) con una quota massima del 20%, tuttavia la gran parte dei produttori raramente utilizza una quantità superiore al 5%.
Il Viognier è invece protagonista assoluto del Condrieu, zona collocata appena più a sud. Sulla riva sinistra del Rodano si dipana l’area vinicola di Saint-Joseph(AOC nel 1956), la denominazione più vasta della Valle del Rodano Settentrionale.
Cornas, invece, è con Saint-Peray, l’estremo sud del Rodano settentrionale. Sul lato destro del fiume, invece, troviamo Hermitage: qui la Syrah può essere accompagnata da un 15% di uve bianche.
Si producono anche vini bianchi (Hermitage Blanc) da uve Marsanne, e Roussanne.
Ai piedi della collina di Hermitage si trova l’area vinicola di Crozes-Hermitage in cui si producono vini rossi e bianchi.
Scendendo a Sud le colline sono più dolci, le pianure più calde, il clima meno aspro ed i terreni resi peculiari dalle vaste acciottolate che caratterizzano il paesaggio.
Le condizioni pedoclimatiche favoriscono la coltivazione della Grenache, spesso associata ad altre varietà. La denominazione regionale più importante in termini di estensione è l’AOC Côte du Rhône, Le altre AOC di riferimento sono: Châteauneuf-du-Pape, Lirac, Tavel, Gigondas e Vacqueyras.
CLOS DES PAPES
CHÂTEAUNEUF-DU-PAPE
– BIOLOGICO –
La storia della famiglia Avril, storici proprietari di Clos des Papes, è intrecciata sin dal 1700 al villaggio di Châteauneuf.
Gli Avril, infatti, sono stati consoli, tesorieri, consiglieri e sindaci del comune ed il primo vino a riportare il nome della tenuta è stato prodotto nel lontano 1896. Il bisnonno dell’attuale proprietario, Paul Avril, è stato, inoltre, determinante nella creazione del primo disciplinare, un’operazione assolutamente progressista nella Francia dell’epoca.
Attualmente l’azienda conta 32 ettari, spalmati sull’intera superfi?cie della denominazione, tutti coltivati in agricoltura biologica sin dagli anni ’80.
La stile di vinificazione è il vero fiore all’occhiello di Clos des Papes ed è estremamente preciso ed espressivo, pensato per essere a totale supporto del terroir. Vigne vecchie (con ceppi che superano gli 80 anni), rese molto basse, fermentazioni in cemento e utilizzo di botti grandi, tutti elementi tesi ad esaltare a territorialità.
Se da un lato c’è il territorio, dall’altro c’è la ricerca della complessità: ed è nell’assemblaggio e nella combinazione dei 25 climats a disposizione, la ricetta del successo di questa azienda e dei vini che produce. Generalmente lo Châteauneuf-du-Pape Rouge è composto da una maggioranza di Grenache (55-65%), da un 20-30% di Mourvedre e da un saldo di Syrah ed altre varietà ammesse dal disciplinare.
Dal 1955 viene prodotto anche un vino bianco; le uve sono: Clairette, Picpoul, Grenache Blanc, Roussanne, e Bourboulenc.
Dal 2002 Clos des Papes, unica nel suo genere, ha l’autorizzazione ad imbottigliare i suoi vini in un ?acone particolare che riporta il blasone aziendale
Chateauneuf-du-Pape Rouge 2020
65% grenache, 20% mourvèdre, 10% syrah, 5% altre varietà
75 cl.
15% vol. alc.