AZIENDA AGRICOLA BREZZA
Barolo
L’Azienda Agricola Brezza, proprietaria di vigneti inBarolo già dal 1885, è situata a pochi passi dal centro del piccolo comune diBarolo, immersa nei vigneti come anche l’adiacente Ristorante e Albergo diproprietà anch’esso della famiglia.
La conduzione dell’azienda si estende su di unasuperficie di 22 ettari di terreno dei quali seidici e mezzo a vigneto, e ivini sono tutti a DOCG Denominazione di Origine Controllata e Garantita o DOCDenominazione di Origine Controllata.
Attualmente l’Azienda è condotta in agricoltura biologicacertificata dalla quarta generazione. Fautori della tradizione, siamo persuasiche oggi il miglior modo di rispettarne lo spirito consista nel non chiudereaprioristicamente la porta all’innovazione, soprattutto se questa ci consentedi meglio tutelare ed esaltare la tipicità dei vini di Langa, lecaratteristiche delle uve e dei diversi terroir diprovenienza.
La filosofia aziendale consiste nel produrre vinimonovitigno curando al meglio il vigneto con opportune potature e accuratidiradamenti. Pratichiamo l’uso del sovescio e del compostaggio che esaltano lavitalità del terreno e utilizziamo macchinari leggeri che riducono ilcompattamento e il consumo di carburante. Tale cura meticolosa per le viti, conopportune potature, le ha conservate in ottima salute tanto che alcuni ceppihanno raggiunto la veneranda età di 70 anni.
Con la vendemmia manuale, effettuata con estremaattenzione, cerchiamo di raccogliere uve al giusto grado di maturità. In esseinfatti si ritrova poi tutta l’armonia e l’equilibrio di un grande vino. Incantina cerchiamo poi di accompagnare questa qualità sino alla bottiglia.Lavoriamo con mano leggera, controllo delle temperature e fermentazionispontanee. L’affinamento per i vini che lo necessitano è tradizionale, in grandebotte di rovere di slavonia, con le doghe piegate a fuoco ma non tostate.
I vini che si affinano in legno non vengono né filtratiné chiarificati. Dieci anni fa abbiamo deciso di utilizzare per la chiusura diun quantitativo importante delle nostre bottiglie un innovativo tappo in vetro chefornisce, a nostro giudizio, maggiori garanzie nel rispetto dellecaratteristiche tipiche dei nostri vini.
Barolo DOCG Castellero
Ubicazione: Comune di Barolo
Estensione: 0,6920 ha
Esposizione: sud
Altitudine: 300 m.
Terreno: sabbioso-limoso
Tessitura: sabbia 40%, limo 33%, argilla 27%
Vitigno: Nebbiolo
Sottovarietà: Lampia
Portainnesto: K5BB
Forma di allevamento: controspalliera
Sistema di potatura: Guyot tradizionale
Sesti d’impianto: 1 m. x 2,7 m.
Densità: 3.700 ceppi/ha
Produzione: ca. 6.000-7.000 kg/ha
Anno d’impianto: 1970
Caratteristiche morfologiche del terreno
Le caratteristiche geologiche che maggiormente caratterizzano questo vigneto sono le cosiddette ARENARIE DI DIANO, originatesi nell’Elveziano da correnti di torbido sottomarine. Questo terreno si presenta più sabbioso dei Cannubi e dà un vino di buona struttura non sempre equilibrato, soprattutto quando è ancora giovane. È infatti consigliato per il consumo dal sesto anno in avanti nelle grandi vendemmie.
Sistema di vinificazione
Lo stile di vinificazione, come per tutti i nostri vini, è quello di una mano leggera che tende ad accompagnare l’uva sino alla bottiglia. Riteniamo infatti che un vino, soprattutto da monovitigno, sia un’opera unica e irripetibile e come un figlio va accompagnato nella sua crescita senza forzature, perché possa così mettere in evidenza la propria personalità. Le uve suddette vengono vinificate a parte soltanto nelle annate che risultano di buon livello qualitativo. Diversamente, negli anni meno fortunati, concorrono assemblate a uve Nebbiolo provenienti da altre sottozone alla produzione del Barolo senza indicazione del vigneto.
Come consumarlo
Se si ha una buona cantina di stoccaggio, nelle annate eccezionali, sarebbe meglio non bere prima del sesto anno dopo la vendemmia i Barolo provenienti dalle MeGA (Castellero, Cannubi e Sarmassa), poichè in tal caso si perderà tutta quell’ampiezza di profumi che hanno origine dall’affinamento in bottiglia e tanto apprezzati nei grandi rossi da invecchiamento.
La temperatura di servizio può variare dai 16 ai 18°C se il Barolo è giovane; si consiglia la mescita in ampi bicchieri direttamente dalla bottiglia; se il vino ha più di quindici anni di invecchiamento, sarebbe meglio aprire la bottiglia 2 o 3 ore prima e toglierne almeno un bicchiere, per permettere una buona ossigenazione.
I Barolo superiori ai vent’anni, con l’ausilio di una candela per controllarne la limpidezza, vanno decantati in caraffa, lasciando in bottiglia gli eventuali depositi che si fossero formati durante l’invecchiamento. Questa operazione dovrà precedere di almeno 15 minuti il consumo. Per quanto riguarda gli abbinamenti, sono molto indicate carni rosse, selvaggina e formaggi, non disegnando però, se la cena è in grande stile, l’abbinamento a tutto pasto, partendo da Barolo più giovani (di minor austerità) per giungere poi ai Barolo più invecchiati e di grande carattere