CERBAIONA
Villa padronale seicentesca con intima cappella e un giardino rinascimentale dove
dimora, da tempo immemorabile, un cipresso maremmano. Il fascinoso complesso s’innalza
su una cintura di muri.
Questa è Cerbaiona, 400 metri sul livello del mare, a Nord Est del borgo di Montalcino.
La vista sconfina nei territori di Pienza, mentre il Monte Amiata domina a Sud,
con discrezione.
E’ inevitabile: lo sguardo del viaggiatore che da Torrenieri si spinge a Montalcino
non può che essere catturato da Cerbaiona.
Da secoli è il volto di questo angolo di Montalcino e ancor prima che comparisse
la denominazione “Brunello di Montalcino”, si diceva: Il vino più buono viene da
la Cerbaiona.
Erano le prime indicazioni di un luogo particolarmente vocato per il Sangiovese.
Un vero cru.
Nel 1977 vi approdò un uomo non oriundo, e che per questo si rivolse ai vicini per
ripiantare ed espandere il vigneto. Con l’annata 1981, Cerbaiona é così diventata
un marchio di vino, con debutto sui mercati quattro anni dopo.
Ai critici non sfuggì quello che i locali sapevano da sempre: l’eccezionalità del
luogo, indubbiamente privilegiato. L’ermo colle di Cerbaiona e il terreno di galestro,
con una punta di sabbia, contrassegnano quest’area di Montalcino, madre di uve con
pochi pari. Anche senza interventi particolari, è possibile ottenere un vino unico.
Nel corso dei decenni, Cerbaiona è diventata un Brunello cult, immediatamente identificabile
con la terra che lo produce. I tratti inimitabili e personali ne fanno un cru e
definiscono il suo essere distinguendolo da ogni altro Brunello.
Nell’autunno 2015, Diego Molinari, ottantaquattrenne, ha venduto Cerbaiona a un
Gruppo di investitori guidato dall’americano Gary Rieschel, appassionato collezionista
di vini, e a Matthew Fioretti che gestisce ogni aspetto del podere. Nella primavera
2016 Cerbaiona ha trovato la sua colonna portante in Maurizio Bovini, forte di un’esperienza
decennale nei vigneti e cantine di Montalcino. Il Gruppo è animato dalla passione
per la viticoltura, la terra, il vino e per questo luogo così speciale.
Cerbaiona produce annualmente fra le 10 e le 15mila bottiglie di Brunello di Montalcino
e, in relazione all’annata, fra le 3 e le 5mila bottiglie di Rosso di Montalcino.
Al fine di garantire qualità e selezione, l’azienda talvolta produce piccole quantità
di Sangiovese IGT.
VITICOLTURA
La vigna di Cerbaiona è costituita da tre blocchi piantati nel 1978, 1983 e 2000,
con meno di 3.600 piante per ettaro. Alcuni vigneti sono in declino a causa delle
fallanze, ma è stato avviato un piano per ripiantare gradualmente a guyot, con sesti
di impianti di più alta densità. I cloni sono stati selezionati dal vivaio Guillaume.
Alla fine del 2015, con i nuovi proprietari, Cerbaiona si è convertita alla viticoltura
biologica.
Col 2017, si aggiunge un altro ettaro e mezzo di Sangiovese, piantato sul declivio
più ripido del colle, sotto la villa. Sarà l’area più speciale di questo cru, benché
fino a questo momento sia stata occupata da un oliveto poiché di più agevole conduzione
rispetto a un vigneto.
WINEMAKING
ll winemaking si avvale di un approccio artigianale che parte dalla separazione
dei vigneti. Tavoli di selezione e una diraspatrice all’avanguardia, del marchio
Mori, garantiscono la selezione e conservazione dei migliori acini. Questi vengono
poi trasferiti – senza essere pigiati – in tini troncoconici di legno di 15, 25
e 30HL.
La fermentazione avviene con lieviti indigeni. Durante la prima settimana di fermentazione,
si lavora il cappello con la follatura manuale riducendo al minimo i rimontaggi,
così da ottenere vini equilibrati ed eleganti. Dopo la pressatura, i vini sono mantenuti
separatamente: il vino pressato non viene utilizzato, mentre vino fiore viene collocato
nei tini troncoconici per fare la malolattica, rimane quindi sulle fecce fini periodicamente
BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG
Vitigni: Sangiovese 100%
Fermentazione e affinamento: con lieviti autoctoni e macerazione in vasche di acciaio.
Dopo la malolattica affina in botti di rovere di Slavonia per tre anni. Messo in
commercio dopo un ulteriore affinamento in bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Vista: rosso rubino molto luminoso.
Olfatto: il primo impatto è profondamente e nitidamente fruttato e precede una progressione
fondata su viola, cioccolato di Modica, chiodi di garofano e cannella, sfumature
minerali ferrose.
Gusto: succoso e raffinato, si esprime al palato in tutta la sua aristocratica complessità,
sostenuta dal tannino vivace e dalla interminabile persistenza.
Abbinamenti: pollame, secondi di carne bianca, secondi di carne rossa. Accompagna
perfettamente piatti raffinati come il carré di agnello présalé o il fagiano in
salmì alla toscana.
Temperatura di servizio: 16/18 °C