Baffonero
La
storia di Baffonero comincia dall’idea di una sfida, una sfida nonufficiale,
anche se nello spirito della Coppa America di vela, dove chiha il coraggio può
diventantare Challenger per cercare di strappare la coppa al Defender.
Qual
è il vino più grande e famoso di Maremma? Senza dubbi Masseto, ideato
da Lodovico Antinori a Ornellaia di Bolgheri, con l’aiuto del più affascinante
enologo al mondo, il russo bianco Andrej Celicef, professore per tanti anni all’Università
di Davis, in California. Un vino che viene dalla omonima vigna, 7 ettari, tutti
a Merlot, come Celicef aveva raccomandato. Da alcuni anni Ornellaia, e quindi Masseto,
sono passate da un Antinori, ai Frescobaldi, anch’essi marchesi fiorentini
del vino da molti secoli. E sotto le cure speciali di Giovanni Geddes da Filicaia,
amministratore delgato di Frescobaldi, Masseto, dopo aver conquistato il rating
di 100/100 da Wine Spectator è diventato anche il primo vino italiano commercializzato
dai negotiant francesi, come fosse un premier gran cru classé.Quindi è
Masseto a detenere il primato assoluto.Baffonero lo sfidante. Non per arroganza,
ma per il gusto della sfida, che nel produrre vino è essenziale, non fosse
altro per migliorare sempre la qualità.
E
anche Baffonero prende il nome dall’omonima vigna,100% Merlot, fra le prime
piantate a Rocca di Frassinello, l’azienda che si è giovatadi nascere
come joint venture fra Castellare di Castellina e Domaines Baron de Rothschild-Lafite,
il più famoso chateau al mondo. La vigna Baffonero è ai piedi della
cantina progettata da Renzo Piano, con un’esposizione perfetta, la cura esasperata
dell’agronomo ed enologo Alessandro Cellai, a sua volta prende il nome da
una vicenda tutta maremmana, fatta di caccia, di uomini forti, di cinghiali aggressivi
e mute di cani coraggiosi. è a pochi passi dalla vigna che si radunano gliuomini
e i cani delle battute, per la sfida al dominatore dei boschi della Maremma. E il
Capocaccia, come tutti i conduttori di cani e i cacciatori delle poste, ha un soprannome
per tutta la durata della sfidacon i cinghiali.
Si
chiama, lo chiamano, Baffonero, come altri si chiamano Pallettone o Dollaro (perché
prepara cani che vende a caro prezzo) o Pittima (perché si muove negli acquitrini
con la disinvolturadell’omonimo uccello).Ora Baffonero è un vino che
nel nome sintetizza non solo tutte queste storie ma, a un tempo, la potenza e l’eleganza
apparentemente nascosta di una terra unica come la Maremma. Baffonero the Challenger
to Masseto.93/100 di Wine Spectator, Tre Bicchieri dal Gambero Rosso, il Sole da
Veronelli, alla prima vendemmia, quella del 2007.
100%
Merlot. Al colore si presenta rosso rubino molto intenso, praticamente impenetrabile.
Al naso è un’esplosione di fruttatocon una varietà infinita
di frutti neri, in particolare mora e mirtilloavvolti da una nota lieve di vaniglia.
Nel bicchiere la componente aromatica si modifica evolvendo verso il tabacco, la
cioccolata e leggermente sul caffè. In bocca si percepisce immediatamente
la complessità con pienezza che accompagna tutta la degustazione. Pieno e
robusto, ma con una freschezza che lo rende estremamente lungo e piacevole per tutti.
Prima
annata di produzione:
2007
Numero di bottiglie prodotte annualmente:
3.000
Uve:
100%
Merlot
Vinificazione:
in acciaio
Invecchiamento:
in
barriques 100% nuove
Comune di produzione:
Gavorrano (GR)
Altimetria
dei vigneti:
90 mt. s.l.m.
Tipo di terreno:
Medio impasto ricco
di scheletro
Sistema di allevamento:
Cordone speronato
Densità
dell’impianto:
5.900
Età delle viti in produzione:
9
anni
Resa per ettaro in uva:
22 Ql
Epoca della vendemmia:
Prima
metà di Settembre
Materiale vasche di fermentazione:
Acciaio
a temperatura controllata
Temperatura di fermentazione:
27°
Durata
fermentazione:
15 gg.
Fermentazione malolattica:
Svolta
Tipo
di legno:
Francese 225 lt.
Durata dell’affinamento preimbottigliamento:
14
mesi
Stabilizzazione del prodotto:
Naturale
Affinamenti
in bottiglia:
12 mesi