SAVOIA
La montagna. Le valli. La natura, la fatica, l’acqua surgiva, la purezza. Terreni
ed uve uniche uniti a un clima difficilmente replicabile. La Savoia è un mondo apparentemente
chiuso, abituato a guardare soprattutto a sé stesso, incurante di quello che fanno
gli altri, insensibile alle tendenze del mondo. Per poi scoprire un giorno di essere
essa stessa la tendenza. La Savoia ha tutto, e oltre al tutto ha lo sguardo disincantato
e la sorpresa. La Savoia è un mondo nuovo, sottile e raffinato, mai docile senza
essere ostile, di certo non estroverso ma mai di difficile lettura.
DOMAINE DES ARDOISIERES
Ubicazione della cantina:
Freterives, Savoia
Appellazione principale:
Coteaux de Cevins
Ettari vitati:
16 (12 a bacca bianca e 4 a bacca rossa). Resa media di 25 quintali per ettaro
Varietà coltivate:
Jacquère, Altesse, Malvoisie, Mondeuse Blanche, Chardonnay, Roussane, Pinot Gris,
Persan, Gamay, Mondeuse Noir
Regime agronomico:
biodinamico
Fermentazioni spontanee:
Si
Bottiglie mediamente prodotte:
60000 annue
C’era una volta un sindaco savoiardo che addolorato dallo spopolamento della sua
valle decise di porre un freno all’abbandono delle terrazze vitate sovrastanti il
villaggio di Cevins, nell’Alta Savoia. Questo non è l’incipit di una fiaba
ma una storia reale all’origine di alcuni dei più incredibili e originali vini naturali
di Francia e del mondo intero. Quel sindaco, alias Denis Perroux, esiste davvero
e fu l’ideatore di un progetto nato nel 1997 con il fine di preservare e riqualificare
uno degli ambienti naturali più suggestivi e difficili della viticultura “eroica”
delle Alpi francesi. Per attuare il suo intento Perroux si rivolse a Michel Grisard,
viticultore biodinamico duro e puro della Savoia, e a un visionario ingegnere agronomico
giunto appositamente dalla Champagne, tale Brice Omont, incaricati del reimpianto
di alcuni lotti a varietà promiscue sulle pendenze fino al 70% sovrastanti Cevins.
Sedici ettari complessivi su scisti di mica nei pressi di Albertville e Moutiers
con filari promiscui delle varietà autoctone Altesse, Jacquère, Mondeuse Blanche,
Persan oltre a quelle a cloni locali di Roussane, Chardonnay, Malvasia e Gamay.
A quasi vent’anni quel progetto porta il nome di Brice Omont e del suo ormai leggendario
Domaine des Ardoisières. Una viticultura eroica e appassionata quella di Brice su
terrazzamenti di drammatica bellezza e a tutela di un terroir unico in cui ogni
singolo microorganismo svolge un ruolo insostituibile nella degradazione del substrato
roccioso e nella solubulizzazione degli oligoelementi e dei macroelementi in forma
assimilabile alla vite. Ogni ceppo è così nutrito in modo specifico riconsegnandoci
nel calice caratteristiche uniche e di inimitabile naturalezza espressiva per ogni
specifico tratto di vigna. Qui l’unica vera favola è quella raccontata da questi
nettari incredibili, figli delle altitudini, di un terroir strepitoso e della cocciuttagine
visionaria del suo manico folle.
ARGILE ROSE
Gamay 100%
Produzione Limitatissima