AMARO DELLA SACRA
L’amaro e’ una bevanda alcolica dal gusto prevalentemente amaro, ottenuta
dalla macerazione in alcol di varie botaniche e bevuta per le sue proprieta’
eupeptiche e digestive. L’amaro della sacra e’ il risultato della infusione
a freddo in alcol di origine cereale di fiori, foglie, radici, semi, corteccie e
resine. La preparazione continua con mesi di affinamento e decantazione in vasche
di acciaio, filtrazione ed imbottigliamento. La gradazione alcolica e’ pari
a 35%.
STORIA
Nel medioevo i monaci dei monasteri e delle abbazie piemontesi, oltre a trascrivere
e restaurare libri ed antichi testi, tramandandoci la cultura e la conoscenza, coltivavano
con esperienza erbe e piante, necessarie alla preparazione di medicamenti, tinture,
tisane e bevande a scopo terapeutico e degustativo. La nostra ricetta deriva da
una ricerca storica di queste tradizioni.
RICETTA
Gli ingredienti dell’amaro della sacra sono naturali, alcuni tipici del territorio
piemontese come i fiori di genzianella e di luppolo, altri esotici portati in Europa
a seguito delle esplorazioni di nuove terre come il cardamomo delle Indie, la vaniglia
del Madagascar, la china del Sud-America ed altre. L’unicita’ della
ricetta, la quantita’ delle botaniche ed il grado alcolico rendono l’amaro
della sacra un importante amaro liquoroso da meditazione ed un versatile ingrediente
per la mixologia.
ETICHETTA
L’etichetta dell’amaro della sacra e’ un ex-libris disegnato nel
1925 da Francesco Carandini, storico e poeta piemontese, raffigura un monaco benedettino
intento allo studio di un antico testo dal titolo Vox dei Silentium (il silenzio
e’ la voce di Dio); sullo sfondo la sacra di San Michele, abbazia arroccata
sulla vetta del monte pirchiriano, all’imbocco della Val di Susa, ad ovest
di Torino. Dal 1994 l’abbazia e’ monumento simbolo della regione Piemonte.
SCHEDA TECNICA
CARATTERISTICHE
Gradazione alcolica: 35 gradi
Zuccheri: 25%
Ingredienti: botaniche naturali, zucchero di barbabietola, alcool di grano e acqua
PRODUZIONE
Macerazione a freddo in alcol di grano a 96,5° per 45 giorni; decantazione; lungo
affinamento in vasca di acciaio; filtrazione ed imbottigliamento.
DESCRIZIONE
Descrizione visiva: colore rosso ambrato , limpido e consistente.
Descrizione olfattiva: intenso, complesso, speziato con profumi di cannella, cardamomo
e china.
Descrizione gusto-olfattiva: amabile, caldo, pastoso, fresco, di corpo, equilibrato,
intenso, persistente, fine.
UTILIZZO
L’amaro della sacra per le forti note speziate ed amabili, per il calore e
la consistenza al palato, si abbina molto bene con rye whisky, bourbon, tequila
e london dry gin. manhattan, boulevardier e negroni sono i cocktails ad esso piu’
congeniali.
TORINO E L’AMARO DELLA SACRA — LA SACRA –
Questo monumento è un simbolo della regione Piemonte e un luogo che ha ispirato
lo scrittore Umberto Eco a scrivere il suo best-seller “il nome della rosa”.
La sacra di San Michele è un’antica abbazia costruita tra il 983 e il 987
sulla vetta del monte Pirchiriano, a 40 km da Torino.
Dalle sue torri si può ammirare torino e una vista mozzafiato sulla val di susa.
All’interno della chiesa principale della sacra, risalente al xii secolo,
sono sepolti i membri della casa di Savoia.
Dedicato al culto dell’arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano,
la sacra di San Michele si trova su una rotta di pellegrinaggio (lunga oltre 2000
km) che va da Saint-Michel (Francia) a monte Sant’Angelo (Puglia).
La sua storia, il suo valore spirituale e il paesaggio che la circonda fanno della
sacra una destinazione speciale per i visitatori di tutta Europa: pellegrini, credenti,
turisti ma anche atleti che vogliono mettersi alla prova facendo un giro in mountain
bike.